Data la crisi di liquidità che nell’ultimo anno sta colpendo molte persone, unita alla diffidenza delle banche, istituti di credito o intermediari finanziari che da sempre, nel nostro paese, è accordata ai lavoratori che decidano di mettersi in proprio e fare impresa, avviare una Startup è difficile. Fortunatamente, nell’era tecnologica, molti imprenditori e giovani che hanno idee di business innovative e che altrimenti non verrebbero mai finanziate, possono rivolgersi al crowdfunding per finanziare una Startup, raccogliendo i fondi su internet tramite diverse forme e modalità. In questo modo, si può ottenere l’accesso al credito in vari modi. In questa guida al crowdfunding verranno elencate tutte le varie tipologie di richieste di finanziamento possibile, i modi per ottenere fondi per la propria attività e eventuali limiti alla richiesta degli stessi.
Vantaggi del crowdfunding per finanziare una Startup
Il crowdfunding per finanziare un’attività economica è, sostanzialmente, una raccolta fondi all’esterno, tramite la quale persone di ogni parte del mondo possono investire una quantità di denaro variabile in base alla propria scelta e possibilità economiche, in una nuova società. In linea generale, questo metodo è nato soprattutto per progetti minori, come finanziamento di videogiochi, ma si è presto espanso anche al mondo del lavoro visto le possibilità intrinseche e la velocità di raccolta.
Questa forma di finanziamento permette di aiutare tutti gli imprenditori che non hanno una possibilità economica effettiva e non hanno la fiducia di chi dovrebbe accordargli prestiti. Per questo motivo, sono sempre di più le piattaforme di crowdfunding e altrettanti sono anche gli imprenditori che si rivolgono a loro: la procedura di raccolta fondi avviene solo ed esclusivamente online e i pagamenti sono sicuri, sia per gli investitori che per gli imprenditori.
Per fare un crowdfunding per startup di successo è innanzitutto necessaria una buona idea, una buona pianificazione del business plan e una comunicazione chiara e trasparente del progetto che si vuole portare avanti, come investire i soldi ricevuti e così via. Fondamentale infatti ricordare che, visto che si stanno raccogliendo soldi da persone mai viste, per cui l’impresa è sostanzialmente sconosciuta, la diffidenza è il primo muro da abbattere.
Procedura e consigli
Innanzitutto, è necessario scegliere una piattaforma: ce ne sono molte che si occupano proprio di raccogliere fondi per i progetti imprenditoriali. Dopo, pensa bene a come approfondire i dettagli fondamentali della campagna di finanziamento per la tua startup: presentati assieme al tuo curriculum, mettendo bene in evidenza esperienze e competenze. Inoltre, illustra bene il progetto, nei minimi dettagli, non lesinando nessuna informazione fondamentale. Statisticamente, è ormai appurato come le persone siano più invogliate a effettuare donazioni a campagne che siano ricche di dettagli e che raccontino una storia: ad esempio, se la tua Startup prende il via da un’idea originale, racconta il modo in cui la tua idea è nata con toni emozionali e coinvolgenti; la genuinità verrà apprezzata dagli investitori, e quindi premiata.
Una buona idea per ottenere fiducia, è mostrare il tuo business plan per avviare una Startup. Con il business plan, sostanzialmente, viene messo nero su bianco la visione di insieme e di gestione della società che si verrà a creare: prevedendo prima questi aspetti, potrai avere una migliore gestione del denaro che riceverai. Inoltre, molte piattaforme e investitori, richiedono che sia specificamente previsto e mostrato il business plan.
È difficile pensare di raccogliere denaro tramite crowdfunding senza delle previsioni finanziarie quanto meno precise. Per stilare un buon business plan è necessario fare un’analisi del mercato di riferimento e delle variazioni e obiettivi che vuole raggiungere la tua azienda in un minimo di almeno 3 anni. Inoltre, è bene indicare la struttura organizzativa dell’azienda, i dipendenti che dovranno essere assunti e tutte le spese che si dovranno sostenere. Naturalmente, è impossibile ottenere dati che saranno precisi al 100%, tuttavia migliore è la proiezione e più realistica sarà: per questo motivo, è una buona idea rivolgersi a professionisti del settore, operando un investimento preventivo in tal senso.

Tipi di crowdfunding per finanziare Startup
Esistono almeno 4 tipologie di crowdfunding idonee a finanziare una startup: questo perché il mercato degli investimenti e vario, così come le necessità di ogni investitore e imprenditore. Ogni tipologia di crowdfunding ha le sue luci e ombre e, per tale motivo, è bene scegliere quella più adatta alle proprie esigenze dopo un’attenta valutazione che deve coinvolgere sia l’imprenditore che gli eventuali soci dell’attività.
Innanzitutto c’è l’equity crowdfunding: solitamente, tutti gli imprenditori che hanno cominciato a raccogliere fondi per le startup online si sono rivolte a questa modalità, soprattutto in Italia, visto che la procedura è discretamente snella. Con questa procedura, l’investitore che decide di apportare una somma ottiene in cambio dei titolo – che possono anche essere azionari – dell’attività in questione, facendogli di fatto diventare come dei veri e propri soci. Questo modello di crowdfunding può essere idoneo per quelle attività innovative.
Un’altra modalità è quella del reward crowdfunding. Con questa, l’investitore apporta una somma per ottenere in cambio un riconoscimento, che può essere una somma di denaro ovvero un oggetto. Solitamente, in questo modo vengono finanziate le Startup che desiderano produrre un oggetto innovativo: l’investitore apporta una cifra, ottenendo poi l’oggetto prodotto senza costi aggiuntivi.
C’è poi il lending crowdfunding, la modalità più classica sulla raccolta fondi. In questo modo, l’investitore presta del denaro ad un imprenditore per finanziare la sua startup, richiedono poi indietro l’intera somma prestata, a cui vanno aggiunti gli interessi in base ai risultati finanziari raggiunti dall’impresa: questa modalità di raccolta fondi è sicuramente la più preferita dagli investitori, tuttavia è più rischiosa per l’imprenditore, il quale però in questo modo dovrà fare più attenzione al far quadrare i conti.
Infine, c’è il classico crowdfunding per donazione, per il quale gli investitori non riceveranno nulla in cambio, se non la gratitudine. Solitamente, questo metodo di crowdfundin non è utilizzato per le startup, tuttavia può essere idoneo ad avviare campagna correlate a determinate attività economiche.