Crowdfunding Sociale: Cos’è, Come Funziona in Italia

Da qualche anno si è instaurato un sistema sociale economico che interagisce con le istituzioni pubbliche e il mercato per il bene della collettività. È il Terzo settore, un insieme di enti di carattere privato che agiscono in diversi ambiti e sono presenti per la tutela del bene comune e la salvaguardia dei diritti negati. Queste associazioni, nate senza avere uno scopo lucrativo, hanno bisogno di donazioni per poter realizzare i propri progetti. Ecco perché sempre più enti sociali si rivolgono alle piattaforme di crowdfunding per la ricerca di finanziamenti. Scopriamo cos’è e come funziona il crowdfunding immobiliare.

Cos’è il Crowdfunding Sociale

Tra tutti i modelli di crowdfunding, il più indicato per i progetti senza scopo di lucro è sicuramente il donation based crowdfunding, ossia una raccolta fondi che non prevede un profitto un profitto, adatta a sostenere economicamente un’idea realizzata per il bene della comunità. Chi partecipa economicamente a queste donazioni lo fa per solidarietà, per altruismo e per sensibilizzare altre persone a fare la stessa cosa. Con l’avvento dei social e di internet, riuscire a promuovere il progetto anche al di fuori della propria collettività, è diventato più semplice. È il modo ideale per raggiungere facilmente l’obiettivo economico stabilito nella raccolta.

Come Funziona

Molte start up impegnate nel sociale, o con obiettivi che aiutino la collettività, ricercano donazioni attraverso il crowdfunding sociale. Per farlo bisogna innanzitutto scegliere una piattaforma crowdfunding che accetti le donazioni. Un altro lato fondamentale è l’esposizione particolareggiata del progetto che si vuole supportare. Deve essere realizzabile, possibilmente utile ad una comunità piuttosto che a un singolo individuo. Ora basta far conoscere il progetto in maniera coinvolgente e, grazie a foto e video, deve attirare in modo accattivante i donatori.

Altro punto essenziale di una raccolta fondi è il traguardo economico. Scegliere un importo troppo elevato espone al rischio di fallimento della campagna di donazione. D’altro canto, un importo troppo basso potrebbe non coprire tutte le spese. Per calcolare il budget perfetto è necessario calcolare non solo i costi di realizzazione del progetto, ma anche la divulgazione dello stesso. Il totale della donazione deve comprendere i costi vivi, ossia quelli effettivi alla realizzazione del progetto, e i costi accessori, che comprendono la divulgazione attiva e passiva. Infatti nel budget vanno inseriti anche i costi di eventuali sponsorizzate tramite social network e le eventuali commissioni alla piattaforma di crowdfunding.

Crowdfunding Sociale
Crowdfunding Sociale

Come Creare una Campagna di Crowdfunding Sociale

Scopo della raccolta fondi è sensibilizzare una collettività ad appoggiare un progetto. Per farlo in modo efficace, l’idea deve essere semplice, lineare e descritta nei minimi particolari. Un’esposizione chiara aiuta gli interessati a comprendere al meglio il progetto, e ad avere maggiori donatori. 

Una migliore interazione si ha verso i progetti concreti, ossia quelli che realizzano qualcosa di fisico. Se richiede una donazione elevata, o soprattutto è la prima raccolta fondi creata, è consigliabile dividere il progetto in step. Se, per esempio, si deve ristrutturare una piazza, si pensa prima alla pavimentazione e poi si crea una campagna per l’arredo.

Molto importante è la viralità. Una campagna non deve soffermarsi soltanto alle persone che effettivamente trarranno beneficio dalla realizzazione, ma allargarsi a tutti quelli che indirettamente ne potrebbero essere coinvolti. Ecco perché è importante la condivisione sui social network. In questo modo si raggiungono persone che non avrebbero mai potuto sapere dell’iniziativa. Nel caso sopracitato della piazza, una campagna offline rimarrebbe circoscritta ai soli abitanti della zona. Una ricerca fondi online, apre le porte a più persone che, venuti a conoscenza di questo progetto, potrebbero aderire.

Strategia

Innanzitutto bisogna pianificare la comunicazione. Una campagna fondi ha successo se si riesce a creare una community. La strategia migliore per arrivare a creare un gruppo di donatori è la cosiddetta spirale. Per prima cosa si coinvolgono le persone legate direttamente al progetto, quindi i realizzatori, i volontari, gli amici. Tutte quelle persone unite tra loro da entusiasmo e fiducia, e di conseguenza più propense ad aderire e divulgare la campagna fondi.

In secondo luogo si passa all’attivazione delle aziende amiche della community. Coinvolgere una di loro, può aumentare la viralità della campagna. Ottenere fondi da queste due categorie permette di avere donazioni sicure, che creano movimento alla campagna. È importante realizzare questo passaggio all’interno della community, in modo che, chi arriva dall’esterno, si sente più tranquillo ed è disposto a donare.  

Per aumentare i possibili elargitori anche fuori dalla community interna, ci si può far aiutare dagli influencer. Contrariamente a ciò che si possa pensare, meglio scegliere la categoria dei microinfluencer perché, avendo un numero di followers non eccessivamente elevato, chi li segue sono più propensi a fidelizzarsi e ad ascoltare in modo attivo ciò che viene proposto. Altro lato positivo è che essendo poco conosciuti, hanno pochi haters.

Una volta avviata la campagna di crowdfunding, non si possono abbandonare i donatori. È importante mantenere vivo il loro interesse, comunicando periodicamente l’avanzamento del progetto. Si possono creare video con testimonianze, oppure coinvolgere i partecipanti tramite gruppi di chat. È fondamentale procedere con gli aggiornamenti, si solidifica così il senso di fiducia.

Perché Supportare una Campagna di Crowdfunding Sociale

Finora abbiamo visto la questione dalla parte di chi crea il progetto. Ma come funziona la donazione? Innanzitutto si ha la possibilità di aiutare il prossimo e supportare la realizzazione di un progetto sociale. Non solo, si crea un legame di aggregazione con gli altri donatori, stringendo magari utili contatti. Non servono grandi cifre per fare una donazione. Tutte le donazioni alle Organizzazioni Non Lucrative di Attività Sociale (ONLUS), permettono ai sostenitori di poter usufruire di importanti sgravi fiscali.

Tassazione e Sgravi Fiscali

A livello fiscale, le donazioni ad una campagna di donation crowdfunding, sono da considerarsi regali personali. Nella maggior parte dei casi non sono soggette a tassazione né sono detraibili. Nonostante questo, a seconda dell’importo ricevuto, o dall’utilizzo di quest’ultimo, ci potrebbero essere alcune tasse per l’organizzatore. In questo caso è consigliabile tenere un registro delle donazioni, da presentare poi ad un commercialista.

Considerazioni Finali

Nonostante gli sforzi, non è detto che si raggiunga l’obiettivo prefissato. In caso di insuccesso si potrebbe incappare in un danno di reputazione. Inoltre, specie per i progetti creativi, è impossibile tutelarli, ed essendo pubblicati online,chiunque può impossessarsi senza problemi della proprietà intellettuale dell’idea. Esiste una legge, la 633/1941 che tutela i diritti d’autore, ma sul web è molto facile eluderla. Soprattutto in Italia, bisogna poi fare i conti l’analfabetismo digitale. Ancora oggi i metodi di pagamento online sono poco utilizzati e spesso considerati veicolo di truffe.

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