Adottato principalmente dalle organizzazioni no-profit e di utilità sociale, il Donation Crowdfunding è un sistema che si sta diffondendo abbastanza rapidamente in tutta Italia. Forma primordiale del microfinanziamento dal basso, si basa sulla semplice donazione senza nessuna ricompensa o tornaconto economico per i benefattori. Cerchiamo di individuarne le caratteristiche salienti, i vantaggi, i possibili svantaggi e di capire come funziona.
Cos’è il Donation Crowdfunding e Come Funziona
Ha anticipato il reward based, l’equity based e il social lending. Gli esperti, lo considerano l’archetipo della raccolta fondi: si tratta del Donation Crowdfunding. Il termine fa riferimento al modello tipico di donazione, ossia il contributo economico libero di persone che intendono partecipare a progetti con finalità sociali, culturali, ambientali, assistenziali e così via.
Chi devolve il proprio denaro ad un’associazione no-profit o di utilità sociale (in gergo backer) lo fa con il solo intento di sostenere una buona causa. Qualsiasi donation campaign acquisisce pertanto un altissimo valore comunitario. L’andamento è visualizzabile in specifiche piattaforme online, definite portali di donation crowdfunding.
La filosofia su cui si basa questa sorta di microfinanziamento fa riferimento alla raccolta fondi indipendentemente dal raggiungimento dell’obiettivo prefissato che, di solito, non è troppo elevato per evitare di scoraggiare i potenziali donatori ancor prima di lanciare l’iniziativa.
Sulla base di quanto detto, i benefattori si trasformano in veri e propri filantropi anche se alcune organizzazioni, come le ONLUS, consentono loro di usufruire di importanti sgravi fiscali, soluzione che in qualche modo invoglia a contribuire a una causa umanitaria.
Ma come utilizzano questo modello di microfinanziamento le organizzazioni no-profit, ovvero tutte quelle associazioni che nascono senza scopo di lucro? In genere, reinvestono il ricavato della raccolta fondi per finalità perlopiù organizzative.

Disciplina Giuridica
La pratica delle donazioni fa riferimento ai capitoli I, II, III e IV del Titolo V del Codice Civile. Affinché possa essere valida, deve esserci la volontà del donante, ma soprattutto deve essere un atto libero, in cui il backer prende coscienza di effettuare un’attribuzione patrimoniale ma senza aspettarsi in cambio un beneficio materiale, tanto meno alcun tipo di ricompensa, se non solo simbolica.
Coma Avviare una Donation Campaign
La donazione va effettuata in un clima di bilateralità, formalità e di spontaneità. Ma qual è l’approccio migliore per avvicinarsi al Donation Crowdfunding? Come anticipato, le organizzazioni che intendono portare avanti delle donation compain possono rivolgersi a specifiche piattaforme online. I settori sono tanti ed eterogenei volti a sostenere cause ambientali, la ricerca scientifica, la riqualificazione di uno o più beni pubblici o ancora progetti di tipo sociale. Tuttavia, è possibile scegliere più strade e nello specifico.
Piattaforme di Donation Crowdfunding
In primis ci si può rivolgere a dei portali di Donation Crowdfunding già esistenti, con cui si condividono obiettivi, valori ed esigenze.
Autopromozione Attraverso Personal Fundraising
Si può optare per l’autopromozione dell’iniziativa attraverso il proprio sito web o personal fundraising. Questa soluzione, tuttavia, potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio, in quanto se non si dovesse disporre di un engagement molto forte, la raccolta fondi potrebbe anche fallire rovinosamente.
Degli esempi validi potrebbero essere l’iniziativa #UnAiutoSubito, lanciata qualche anno fa e dedicata al supporto economico delle popolazioni terremotate del Centro Italia. Oppure la piattaforma crowdfunding dell’Università di Pavia, atta a sostenere la ricerca per migliorare il tenore di vita della popolazione mondiale. In poco più di tre anni l’ateneo è stato un grado di raccogliere oltre 480.000 euro, corrispondenti più o meno a circa 184,00 euro per donatore.
Whitelabel
In alternativa, è possibile sviluppare la propria piattaforma autonoma o whitelabel, progettata da sviluppatori esterni con grandi capacità e conoscenze informatiche, in grado di adattare il sito all’iniziativa intrapresa e alle proprie esigenze.
In quest’ultimo caso, e quindi qualora si decidesse di voler compiere i primi passi da soli, è indispensabile affrontare alcune problematiche, valutando la scelta, lo sviluppo oppure l’utilizzo della tecnologia più adeguata per la raccolta, la gestione e la modalità di erogazione dei fondi. Tralasciando questo aspetto il rischio di fallire nell’impresa diventa molto alto.
Vantaggi e Limiti
Appoggiandosi a piattaforme con un’esperienza forte, è possibile che venga richiesta una tassa d’iscrizione oppure venga applicata, come nella maggior parte dei casi, una commissione sul totale delle donazioni a cui però si andranno ad aggiungere gli interessi bancari. I costi non sono elevatissimi e una delle tecnologie più utilizzate attualmente è senza dubbio PayPal. Giusto per dare un’idea, queste piattaforme guadagnano in media dal 5% fino al 10% sul totale delle donazioni avvenute.
Secondo le statistiche, partecipano alle iniziative di raccolta fondi perlopiù uomini in età compresa tra i 30 e i 40 anni, dall’elevato grado di istruzione, con buona padronanza dei sistemi informatici e del web.
Per concludere, si segnala che, a partire dal 2018, in Italia sono state lanciate le Donation Crowdfunding ricorrenti, ovvero delle donazioni che non hanno termini di scadenza a differenza, invece, delle comuni campagne di finanziamento dal basso.