L’elevator pitch è una delle leve fondamentali su cui molti business man puntano al giorno d’oggi. Infatti, mediante questo discorso strategico che dura al massimo pochissimi minuti, è possibile arrivare a convincere un finanziatore o uno stakeholder che la propria idea sia quella vincente. Ma come funziona esattamente l’elevator pitch? In quali ambito può essere utilizzato per persuadere gli altri e soprattutto in che modo è possibile utilizzarlo quando c’è in gioco la futura creazione di una startup?
Cos’è l’Elevator Pitch
Con l’espressione Elevator Pitch si fa riferimento ad un discorso dalla durata piuttosto breve il cui obiettivo è quello di convincere l’audience a cui ci si sta rivolgendo. In generale, si tratta di uno strumento di marketing e comunicazione molto impiegato al giorno d’oggi nel momento in cui si ha intenzione di convincere alcuni stakeholder ad investire sulla propria attività.
Ma perché non tutti riescono in questo intento? In molti sono coloro che escono magari dalla stanza di colui che avevano considerato come un probabile finanziatore sconsolati di aver fallito in questa piccola mansione. La colpa di tutto ciò è per la maggior parte delle volte proprio del discorso che si mette in atto quando si parla con gli altri e questo può accadere tranquillamente anche al livello delle pratiche quotidiane e in famiglia.
La comunicazione è una parte molto importante del nostro essere, la più visibile e quella che ci caratterizza: se abbiamo timore di parlare di fronte agli altri, allora di sicuro un possibile finanziatore ci giudicherà come non in grado di gestire una startup, anche se reputa la nostra idea come piuttosto buona e innovativa.
Come risolvere questo problema? Sempre più spesso negli ultimi anni si è cercato di focalizzare l’attenzione sull’arte del discorso e ad oggi si è giunti al concetto di Elevator Pitch, che in molti ritengono essere la vera chiave del successo di molti startupper.
In pochissimi minuti (se non secondi) colui che comunica deve essere in grado di spiegare coerentemente ed efficacemente agli altri i propri progetti, senza ricadere in tentennamenti e senza tornare indietro su ciò che si era detto in precedenza.
Per questo, tale leva strategica va studiata accuratamente: va preparato con largo anticipo un buon discorso. Del resto, anche il linguaggio para-verbale legato ai toni delle espressioni utilizzate e la gestualità del proprio corpo che viene messa in atto mentre si parla sono fondamentali: saranno il diretto indicatore della sicurezza che si nutre nei confronti di se stessi. Insomma, ad un possibile stakeholder bastano pochi secondi per inquadrare il soggetto che ha di fronte e decidere se è la persona giusta su cui investire i propri soldi, ma soprattutto se sarà in grado di realizzare il profitto sperato e su cui si sta puntando il proprio capitale.
Come Funziona
Il ritmo frenetico della vita ha fatto sì che anche le pratiche quotidiane lavorative, quali trattative e strategie, assumessero tempistiche decisamente più veloci. Ecco allora che l’Elevator Pitch è entrato a far parte della routine lavorativa di molti stakeholder che, sempre più spesso, si accingono a dare meno tempo a disposizione alle start up per convincerli a finanziare le relative idee.
Essenzialmente, infatti, se le idee ci sono e sono buone basta davvero poco per far capire a chi abbiamo di fronte che il prodotto o servizio è quello giusto su cui investire. Tuttavia, in molti non hanno ancora abbastanza pratica in merito e sono ancora convinti che un buon discorso sia la classica tesi che dura più di un’ora. I tempi della vita sono diventati più corti e anche sul lavoro è importante riuscire a convincere gli altri a puntare su di sé in pochi istanti (del resto, forse questa è proprio un’altra delle abilità richieste al giorno d’oggi da tutte le aziende).
Così, l’Elevator Pitch deve riuscire a persuadere l’altro interlocutore attraverso l’utilizzo di tecniche linguistiche particolari e coinvolgenti, andando dritto al punto, senza perdere tempo: ottenere (nel caso di una start up) il finanziamento per realizzare la propria idea. Dialogare efficacemente non è di certo la cosa più facile da fare, ma con l’utilizzo dei giusti termini (senza dimenticare il linguaggio para-verbale del nostro corpo) da impiegare nei giusti tempi ci si può riuscire senza problemi.
Organizzare un discorso di questo tipo è molto semplice, ma serve altrettanto allenamento soprattutto per chi non si è mai cimentato in questo genere di cose. Per questo motivo, prima di addentrarsi in questo universo comunicativo, che per alcuni può risultare come del tutto nuovo e mai affrontato, è opportuno almeno informarsi di più a riguardo e capire quali sono anche le leve comunicative su cui puntare per realizzare un discorso in grado di convincere l’audience a cui ci si sta rivolgendo.

Quando Serve Fare un Buon Elevator Pitch
Essenzialmente, un buon Elevator Pitch può essere impiegato un po’ in tutte le pratiche della vita: quotidianamente, infatti, siamo portati a doverci confrontare con gli altri per cercare di convincerli delle nostre idee. In particolar modo, però, si tratta di una tipologia di discorso coinvolgente che può tornare molto utile in ambito professionale. In generale, sul posto di lavoro tutti i giorni ognuno di noi è chiamato a persuadere il proprio superiore circa la propria competenza in merito, ma in pochi sanno comunicare efficacemente. L’elevator pitch nasce proprio con questo scopo e, nello specifico, è ideale per tutti coloro che hanno intenzione di creare un’attività in proprio.
Tuttavia, può essere difficile riuscire a convincere i possibili finanziatori a scommettere su di sé: ecco perché l’elevator pitch è particolarmente adatto in questi casi. Con un buon discorso strutturato e persuasivo si partirà già con maggiori probabilità di riuscire nella propria impresa.
Ovviamente, poi, l’elevator ptich può essere ritrovato anche nei più svariati contesti che spaziano dai siti web alla struttura delle pagine social delle realtà imprenditoriali o, ancora, alla promozione delle aziende direttamente in eventi e fiere di settore in cui si punta ad ampliare il proprio bacino di clienti.
Come Utilizzare l’Elevator Pitch per Promuovere una Startup
Sfruttare al meglio questa leva strategica non è così semplice da fare, soprattutto se si ha poca dimestichezza in termini di comunicazione e se non si è mai affrontato un percorso di studi a tal proposito.
Innanzitutto, per organizzare un buon elevator pitch la prima cosa da fare è quella di focalizzarsi sul concetto che si vuole esporre. Se si preferisce, si può anche realizzare a tal proposito una struttura a grappolo che rappresenti l’intero argomento: da più “rami” principali usciranno le varie sezioni più piccole. Partendo da questo schema generale si dovrà poi procedere elaborando un testo piuttosto breve ma efficace, utilizzando tutti i termini chiave del caso.
Fondamentale sarà in questa fase cronometrare il tempo che viene impiegato per dire tutte le cose scritte: cercate di non superare i due o tre minuti ossia il tempo massimo di attenzione dell’altra persona.
Per riuscire a comunicare il tutto in maniera efficace ed efficiente ecco un consiglio: evitare tutti i dettagli del progetto. Nel caso in cui infatti si stia cercando di convincere uno stakeholder ad investire sulla propria idea la cosa migliore da fare è quella di esporre soltanto il nucleo del proprio concetto. Se poi l’altro interlocutore sarà interessato, sarà lui steso a chiedervi di più in merito, ma non sprecate del tempo dicendo cose secondarie.
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