Requisiti per la Costituzione di una Startup Innovativa

La costituzione di una startup innovativa è differente rispetto i procedimenti e le caratteristiche che contraddistinguono un altro tipo di impresa che, magari, rientra nel campo delle startup. Proprio per evitare confusione e dubbi vari è importante capire quali siano i requisiti che devono contraddistinguere questa realtà imprenditoriale.

Costituzione e natura di una startup innovativa

A disciplinare il concetto di startup innovativa è il DL 179/2012, art. 25, comma 2, che come primi criteri pone subito in evidenza la tipologia di impresa che rientra in tale categoria. Questa deve essere una società di capitali, quindi una società per azioni, un’accomandita per azioni, una società a responsabilità limitata oppure una Srls, la quale può essere costituita anche in forma di cooperativa. Inoltre occorre precisare come questa deve essere fondata da non più di cinque anni dal momento della sua registrazione come startup innovativa.

Il tipo di prodotto che deve essere commercializzato

Oltre alla sua fondazione e natura, la startup innovativa si deve contraddistinguere anche per il tipo di prodotto che realizza, il quale deve essere caratterizzato da diversi aspetti fondamentali. Il primo di questi riguarda l’elevato grado di tecnologia che deve caratterizzare tale articolo. Questo deve essere infatti di natura tecnologia e contraddistinguersi sul mercato per rappresentare un prodotto che si caratterizza per offrire diversi vantaggi aggiuntivi al cliente finale. Per esempio se si produce un’aspirapolvere automatica, questa deve essere caratterizzata da sensori di ultima generazione che, per esempio, permettono di regolare l’intensità dell’aspirazione in base al tipo di pavimento che deve essere trattato e dalla sporcizia che può essere presente su quella determinata superficie.

Pertanto il valore tecnologico che deve contraddistinguere il prodotto, così come un servizio che viene commercializzato dalla startup, deve essere realmente innovativo e mai visto prima sul mercato. Inoltre la produzione di questo articolo o servizio deve essere l’attività unica, oppure prevalente sulla quale si focalizza l’impresa.

Le altre caratteristiche chiave

Questo genere di impresa deve contraddistinguersi anche per altri aspetti fondamentali, grazie ai quali è possibile inserire tale realtà nel suddetto gruppo. Come altro aspetto fondamentale è necessario considerare il fatto che l’impresa, nel corso dei suoi anni di attività, non deve mai aver prodotto un fatturato annuo superiore alla soglia dei 5 milioni di euro.

La sede produttiva principale dell’azienda deve essere italiana e lo stesso vale per la filiale principale: la residenza della startup può invece essere straniera ma deve comunque essere presente nello Spazio Economico Europeo, quindi in Paesi come la Francia, la Germania, la Spagna oppure uno degli altri che rientrano nella Comunità Europea.

La startup innovativa non deve poi essere quotata in borsa e distribuire o aver distribuito in passato utili agli azionisti e fondatori della medesima, così come non deve essere frutto di una scissione aziendale oppure di altre procedure di divisione, fusione o altre che nascono da una realtà imprenditoriale già nota sul territorio italiano.

Grazie a queste caratteristiche chiave, relative appunto alla nomenclatura tecnica di startup innovativa, è possibile costituire tale azienda e ottenere gli eventuali vantaggi fiscali che possono essere sfruttati dalla medesima.

Startup Innovativa
Costituzione di una Startup Innovativa

I requisiti fondamentali

Oltre ai requisiti tecnici principali che permettono di inserire questo tipo di realtà produttiva nella classe delle startup innovative, la legge stabilisce che debba essere rispettato uno o più dei requisiti extra che rappresentano l’elemento chiave relativo a questa classificazione.

Il primo di questi riguarda la quantità di capitale che deve essere investito nello sviluppo e nella ricerca del prodotto innovativo: la percentuale minima che occorre raggiungere è del 15% del valore maggiorato tra ricavi e costi di produzione sostenuti da parte della realtà imprenditoriale.

In alternativa il personale che opera presso questa realtà deve essere costituito da almeno un terzo da persone che hanno ottenuto il dottorato in una delle materie tecnologiche: per esempio se l’impresa è costituita da 21 dipendenti, almeno sette di loro devono essere dottori. In alternativa i 2 terzi devono aver conseguito la laurea magistrale, quindi se i dipendenti sono 21, in questo caso almeno 14 di loro devono aver conseguito questo particolare titolo di studio.

Se uno di questi due requisiti non viene rispettato, la startup può comunque essere titolare o aver depositato almeno un brevetto presso l’apposito ufficio o essere la creatrice di un software che viene registrato e che riporta, appunto, quel determinato marchio. Affinché si possa definire innovativa, la startup deve rispettare almeno una di queste caratteristiche aggiuntive fondamentali.

Quanto dura lo stato di startup innovativa e come mantenerlo

Ovviamente è importante precisare come questo stato deve essere necessariamente mantenuto da parte della startup che opera in un determinato settore tecnologico. In questo caso è importante sapere che il suddetto ha una durata massima di 5 anni: al termine della scadenza di questo lasso di tempo, il concetto di startup innovativa decade automaticamente, tramutando la realtà imprenditoriale in semplice società in base al tipo di ragione sociale scelto in fase di costituzione.

Durante l’arco dei 5 anni, però, ogni 12 mesi dopo il riconoscimento di tale stato la startup ha il compito di mantenere attiva tale nomenclatura semplicemente preentando la comunicazione di Mantenimento dello status di startup innovativa presso la Camera di Commercio, compilando il documento di Autodichiarazione. In questo modo la realtà imprenditoriale potrà essere riconosciuta come tale e continuare a operare in quel campo specifico.

Quando decade la certificazione di startup innovativa

Sono tre i casi che comportano il decadimento dello stato di startup innovativa.

Il primo di questi consiste nello scadere del termine massimo dei 60 mesi: come già detto, quando viene superata questa soglia di tempo la realtà produttiva diventa una semplice società come le altre che operano nel medesimo settore.

Il secondo caso, invece, consiste nel mancato invio della comunicazione annuale: se questa non viene inviata come stabilito dalla legge, la startup perde il titolo di innovativa e diviene una società semplice. Inoltre, qualora si dovesse palesare tale situazione, la stessa realtà produttiva non può recuperare il suo stato di startup innovativa anche se mancano diversi mesi prima della scadenza naturale della tempistica prima citata.

Infine se uno dei requisiti fondamentali relativi alla costituzione, oppure uno dei tre aggiuntivi importanti dovessero venire a mancare, la startup perderà il suo titolo di innovativa, divenendo anche in questo caso una società semplice che opera in un determinato campo.

Pertanto occorre prestare la massima attenzione a queste caratteristiche che rappresentano i principi cardine che vanno a contraddistinguere il concetto di realtà innovativa sul territorio italiano e che necessitano del rispetto di quei semplici requisiti per essere riconosciuta come tale.

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