Una startup innovativa, come definito dal legislatore, è un’impresa giovane o di recente costituzione con forti potenzialità di crescita, il cui alto contenuto tecnologico e la novità della proposta rappresentano un punto fondamentale per la politica industriale italiana. Sono diversi i benefici, dai finanziamenti alle agevolazioni fiscali, previsti per i soggetti che fanno impresa nell’ambito delle startup innovative e per le persone fisiche che decidono di investire in questo tipo di realtà.
Investire in una Startup Innovativa: Vantaggi e Rischi
Investire in una startup innovativa significa, semplicemente, acquistare delle quote dell’azienda. L’investitore scommette sul progetto societario per godere nel futuro di parte dei profitti, in proporzione alla quantità del capitale investito. Il concetto di fondo, quindi, è simile a quello di puntare su una società quotata, ma esistono alcune differenze.
Per prima cosa, le società quotate sono molto più regolamentate di una startup e le loro azioni possono essere comprate e vendute in qualsivoglia momento al prezzo stabilito dalle borse. Il valore delle quote di una startup, al contrario, non è ugualmente chiaro ed immediato. Come succede per i mercati azionari, il prezzo d’acquisto è determinato dall’ultimo scambio, ma le compravendite sono decisamente rare, e spesso si limitano al round di finanziamento. Il problema vero sta proprio nella difficoltà di stabilire l’andamento del valore della quota.
Bisogna poi tenere conto del fattore rischio. Le aziende quotate, in linea di massima, sono realtà solide, ben posizionate sul mercato e con uno storico azionario alle spalle. Una startup innovativa, vice versa, è una società nuova e contenuta, con un modello di business in fase embrionale. Ciò suppone che il rischio d’investimento in un’azienda di questo genere sia molto elevato. Se la startup nella quale si decide di investire, malauguratamente, fallisce, si va incontro ad una perdita parziale o totale del capitale impiegato. Non verrà richiesto alcun ulteriore versamento di liquidità, trattandosi generalmente di società di capitale, e non si dovranno affrontare conseguenze penali o civili, a meno che si faccia parte del direttivo.
Principalmente, a rendere gli investimenti nelle startup innovative decisamente appetibili sono i potenziali altissimi rendimenti, che possono addirittura raggiungere la doppia o la tripla cifra. Questo accadrà quando l’azienda in cui si ha deciso di scommettere guadagnerà un notevole successo che le permetterà di venire quotata in borsa, oppure di essere acquisita da una grande società: casi in cui i rendimenti potrebbero toccare livelli esorbitanti.
Come Investire in una Startup
Qualora si decidesse di investire in una startup innovativa, le strade percorribili sono tre.
Contatto Diretto
La prima implica un coinvolgimento diretto: bisognerà scegliere la startup sulla quale scommettere e trovare un’intesa privata con il management. Un’operazione che richiederà la stesura di contratti e il coinvolgimento di avvocati e notai.
Crowdfunding
La seconda, invece, è decisamente più semplice, e consiste nel partecipare a finanziamenti organizzati tramite crowdfunding. Queste raccolte fondi offrono l’acquisto di quote aziendali destinate allo sviluppo della startup o alla realizzazione di un particolare progetto.
Sono diverse le piattaforme di crowdfunding dedicate a queste iniziative. Tra queste si distinguono Kickstarter, WeAreStarting, CrowdFundMe, 200Crowd e Mamacrowd.
Fondi OICR
La terza alternativa, infine, consiste nel partecipare attraverso Fondi OICR dedicati alle startup. L’acronimo sta per Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, i quali, al termine del periodo di imposta del 31 dicembre dell’anno in cui si è effettuato l’investimento, possiedono quote aziendali almeno del 70% del valore complessivo degli investimenti in strumenti finanziari.
Di particolare interesse, e meritevoli di un capitolo a parte, sono le agevolazioni fiscali messe a disposizione dal governo per supportare le startup innovative.

Agevolazioni Fiscali sull’Investimento in Startup Innovative
“L’incentivo per le persone fisiche che investono in startup e PMI innovative” è stato inserito dal governo Conte nel Decreto interministeriale 28 dicembre 2020 “de minimis” (D.L. 34/2020 art.38, comma 7 e 8), insieme ad altre misure stanziate per supportare le piccole-medie imprese. L’agevolazione fiscale ottenibile è pari al 50% dell’investimento effettuato in una o più startup innovative o in PMI, nei limiti delle soglie fissate dal regime “de minimis” (ossia gli aiuti di piccola entità erogabili alle aziende senza contravvenire alle norme sulla concorrenza).
Il capitale impiegato deve essere mantenuto per almeno tre anni, e può essere investito direttamente, rivolgendosi in prima persona alla startup innovativa, o indirettamente, attraverso fondi comuni OICR. La detrazione massima, secondo i vincoli stabiliti dal Decreto Rilancio, è di 100.000 euro all’anno (300.000 euro per le PMI, oltre questa cifra il 30% per ogni periodo d’imposta).
L’incentivo è destinato esclusivamente alle persone fisiche soggette alle ritenute IRPEF, quindi lavoratori dipendenti, proprietari di partita IVA ordinaria o semplificata, pensionati e chiunque paga l’affitto di una casa. Sono esenti da queste agevolazioni, invece, le aziende e i lavoratori con partita IVA a regime forfettario.
Con la messa in atto da parte del Mise della detrazione IRPEF del 50% per gli investimenti nel capitale di rischio di startup innovative prevista dal Decreto Rilancio del 2020, le aziende che vogliono approfittare di questi benefici dovranno seguire le modalità d’accesso disciplinate dal Decreto Interministeriale 28 dicembre 2020. Il legale rappresentante della società sarà tenuto a formulare istanza sulla piattaforma informatica “Incentivi fiscali in regime de minimis per investire in start-up e PMI innovative”, disponibile sul sito del Ministero dello sviluppo economico.
Vantaggi e Agevolazioni per Chi Fa Startup
Entro i cinque anni dalla loro costituzione, le aziende che possiedono tutti i requisiti indicati dal legislatore possono accedere allo status di startup innovativa e usufruire delle agevolazioni previste. Questi benefici, introdotti dal D.L. 179/2012, includono una serie di misure specifiche atte a sostenere la nascita di queste aziende e supportarne lo sviluppo.
Le nuove società aventi diritto potranno ottenere la qualifica di startup innovativa registrandosi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio locale, nella sezione speciale dedicata a questo tipo di realtà, attraverso autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante. Se un’azienda non dovesse riuscire a compiere questo passo nei primi cinque anni dalla sua formazione, potrà ottenere lo status di PMI innovativa, e godere dei relativi benefici.
Detrazione Fiscale del 30% sul capitale investito e finanziamenti
I soci che andranno a formare una startup innovativa potranno beneficiare di una detrazione fiscale del 30% sul capitale investito, sgravio che cambia a seconda della tipologia dell’azionista. Il massimo detraibile per una persona fisica ammonta a 1 milione di euro, mentre nel caso di una società il limite sale fino a 1,8 milioni di euro. Per usufruire di questa agevolazione, l’investimento deve durare almeno 3 anni.
Sono previsti benefici anche per mezzo di finanziamenti. Una startup può accedere al fondo di garanzia per le imprese innovative, un’agevolazione pubblica che concede garanzie sui prestiti bancari, con rimborsi pari all’80% della cifra finanziata ed un massimale di 2,5 milioni di euro.
Bandi senza interesse e a fondo perduto
Esistono poi diversi bandi senza interesse e a fondo perduto indetti da organizzazioni pubbliche o private e dedicati esclusivamente alle startup innovative.
Incentivo Smart&Start
L’incentivo Smart&Start, ad esempio, rifinanziato per altri 100 milioni con il Decreto Rilancio, rappresenta un’interessante occasione per realtà attive da non più di 60 mesi, le quali potranno vedersi sovvenzionare progetti con budget compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. La procedura per richiedere l’agevolazione si trova sulle pagine del sito di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo del Ministero dell’Economia che valuta le candidature, concede i finanziamenti e supervisiona la realizzazione dei progetti. Fino al 1 febbraio 2022, Smart&Start ha sostenuto quasi 1300 startup, concedendo agevolazioni per 488 milioni di euro.
Smart Money
Smart Money, un incentivo che le startup possono richiedere dal giugno 2021, stanzia un contributo a fondo perduto per l’acquisto di servizi prestati da parte di acceleratori, incubatori, business angels, innovation hub o altri soggetti, sia pubblici che privati, attivi nello sviluppo delle agenzie innovative. I fondi stanziati dal Ministero saranno erogati se sarà rispettato almeno uno dei requisiti fondamentali indicati: ossia il sostenimento da parte della startup delle spese per la realizzazione di un piano di attività intrapreso con gli attori dell’ecosistema dell’innovazione, oppure la concessione dell’ingresso di questi ultimi nel capitale di rischio delle aziende.
Patent Box
Se una startup innovativa affronta spese fino a 4 milioni di euro per la ricerca e lo sviluppo, potrà richiedere un credito d’imposta pari al 20% della cifra erogata valido per tutto il 2022.
Infine, un’azienda può aderire al nuovo regime fiscale del “patent box”, un’esclusione dal reddito fino al 50% delle entrate derivanti dall’utilizzo di software protetti da copyright, brevetti industriali, disegni, modelli o più in generale di ogni bene immateriale.
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