Gli imprenditori desiderosi di finanziare un progetto di business sono oggigiorno consapevoli che il crowdfunding è un’opzione che non è possibile trascusare. L’efficacia della piattaforma deputata alla raccolta dei fondi e, soprattutto, il video content incidono inevitabilmente sull’esito della campagna. Scopriamo perchè e come fare un video per promuovere una campagna di crowdfunding.
Video per il Crowdfunding: l’importanza di attirare l’interesse degli investitori
Per attirare l’interesse dei potenziali investitori, bisogna partire dall’assunto che il messaggio contenuto nel video di crowdfunding dovrà valorizzare il prodotto dell’impresa che, in questo caso specifico, è la sua idea di business. Il filmato in questione deve essere considerato necessariamente come una delle numerose componenti di una strategia di comunicazione, per accompagnare la campagna nell’ottenimento della tanto ambita somma di denaro che, da un lato, consentirà di favorire lo sviluppo del progetto, e che, dall’altro, permetterà di far conoscere agli investitori il brand dell’azienda.
Solo se l’idea di business sembra interessante e resa appetibile dal video per il crowdfunding, allora, i potenziali investitori paleseranno la loro volontà di far parte di un progetto ambizioso. Ragion per cui, si collegheranno al sito web dell’impresa, al fine di conoscere ancora meglio la storia, la filosofia, la mission, la vision, i valori e di approfondirne i fattori che determinano il suo vantaggio competitivo. Senza dimenticare chiaramente i numeri del fatturato e dell’utile netto, fondamentali nel mondo del business.
Lo step successivo sarà poi quello di connettersi sul portale del canale di finanziamento con l’intento di esaminare la documentazione che riguarda quella determinata realtà imprenditoriale.
Il Piano di Comunicazione Dedicato alla Raccolta Fondi
Nell’universo del finanziamento collettivo, il piano di comunicazione, incentrato sulla raccolta fondi, è di cruciale importanza per ricevere i soldi sul conto dell’impresa. I business angel, così come i finanziatori, vanno informati con un video ad alto impatto emozionale, dove verranno spiegati nei dettagli gli innumerevoli aspetti positivi dell’idea vincente di business che l’azienda ha in mente. Senza questo piano di comunicazione dedicato, non ci sarebbe alcuna possibilità di raccogliere fondi a sufficienza. Difficilmente, si andrebbe oltre al network di familiari, amici, colleghi di lavoro e conoscenti.
Perché Promuovere la Campagna di Crowdfunding Tramite un Video?
Diverse ricerche, condotte da autorevoli istituti universitari, sottolineano quanto un video studiato appositamente per il crowdfunding possa avere un impatto positivo ai fini del finanziamento del progetto. Numeri alla mano, le probabilità che un filmato ad alto impatto emozionale apporti benefici alla raccolta di denaro possono arrivare al 50% in più rispetto ai progetti che ne sono sprovvisti.
Ma non è tutto. Un video di crowdfunding permette all’impresa di raccogliere quattro volte i fondi rispetto ai progetti che ne sono privi. Come mai? Il video si rivela il primo elemento a cui i potenziali investitori prestano attenzione. Il più delle volte, chi ha capacità finanziarie fuori dal comune non ha alcuna conoscenza in riferimento a una determinata realtà imprenditoriale. Il filmato, di fatto, si dimostra il primo elemento preso in esame.
Per un’azienda interessata a ottenere fondi per finanziare un progetto, il video è uno strumento di straordinaria potenza con cui raccontare in maniera chiara la propria storia. Dal video devono trasparire valori come passione e affidabilità. Oltre al saper destare interesse, infatti, è necessario anche essere in grado di instaurare un rapporto di fiducia con chi potrebbe essere intenzionato a finanziare il progetto di crowdfunding.

Scatenare Emozioni
Nel mondo del marketing, l’abilità di scatenare emozioni si rivela un’azione foriera di risultati positivi, perché l’azienda riesce a crearsi vantaggio competitivo. Al giorno d’oggi, “tutto è comunicazione”: solo chi si sa distinguere da una concorrenza sempre più agguerrita, un po’ in tutti i settori, ha i presupposti per riuscire a spuntarla nel mondo del business.
Se con un filmato ben realizzato, si riesce a scatenare emozioni positive nel cuore degli investitori, questi ultimi decideranno di investire su un’impresa piuttosto che su un’altra. Non sempre vince l’idea di business migliore. Spesso, trionfa quella che sa emozionare. Ecco perché il video di crowdfunding va curato nei minimi particolari.
La Selezione per Avviare una Campagna di Raccolta Fondi
Il primo step, però, è quello di attirare l’attenzione dei gestori delle piattaforme di crowdfunding.
Oggigiorno, il numero dei progetti supportati dalla collettività è in costante aumento. Nell’era della crisi economica, dove molti titolari di startup non hanno liquidità sufficiente in fase iniziale, sono le idee creative a fare la differenza. E la raccolta fondi è di certo una di queste.
Tuttavia, è bene constatare come, soprattutto negli ultimi tempi, le piattaforme di crowdfunding stiano spuntando come funghi. Non tutte le idee di business vengono prese in considerazione. Chi gestisce un sito per finanziare progetti e imprese, infatti, è ben consapevole della forte concorrenza tra le idee di business e, quindi, opera una selezione prima di dare il proprio placet al progetto e il conseguente via libera all’apertura delle campagne a supporto delle idee innovative. Ne consegue, quindi, che solo a fronte di un ottimo tasso di raccolte fondi chiuse in maniera positiva garantisce alla piattaforma di sopravvivere e proseguire il suo percorso di crescita e di sviluppo nel mondo del business.
Solo una parte delle idee creative, però, alla fine va in porto: in quanto a raccolta di fondi, non c’è alcun dubbio sul fatto che il crowdfunding sia la migliore opzione possibile. Tutto ciò è particolarmente evidente quando un imprenditore intende aprire la sua start-up o quando desidera mettere sul mercato un prodotto rivoluzionario. Risulta attualmente piuttosto difficile che i classici circuiti di credito, come banche e finanziarie, prendano seriamente in considerazione questa opzione. Almeno nella fase iniziale. La conferma arriva dai dati raccolti dall’Osservatorio Crowdinvesting: negli ultimi anni, 3/4 delle idee di business riescono a raccogliere la quota prefissata e dare il via al proprio business. Tuttavia, 1/4 dei progetti finisce sin da subito nel dimenticatoio. Non ottenendo il denaro necessario, il progetto non decolla.
Siccome il 25% delle campagne di finanziamento collettivo fallisce, è bene partire con l’assunto che un video può rivelarsi un ottimo alleato quando c’è da fare la differenza.
Come Realizzare un Video
La semplicità con cui oggi si realizza un video è impressionante. Inoltre, l’intero filmato può essere suddiviso in spezzoni brevi, magari realizzando diverse puntate, connesse o meno le une alle altre. Se i video vengono utilizzati come clip per campagne sponsorizzate, bisogna saper sfruttare i social network alla perfezione. Facebook, Instagram, Twitter, TikTok, LinkedIn, ad esempio, possono fungere da cassa di risonanza, nel momento in cui l’azienda decide di veicolare i filmati per promuovere la sua campagna di crowdfunding. Clip mirate sui canali social conquistano gli investitori e sbaragliano i competitor.
Dopo aver esaminato le reali motivazioni relative a come realizzare un video per la raccolta fondi, passiamo a quali caratteristiche deve avere.
Lunghezza Ideale: Quanto Deve Durare?
Al seguente interrogativo non è possibile dare una risposta secca. Nel mondo del web, però, la sintesi è tutto. Chi naviga online non ha in genere molto tempo a disposizione. Ragion per cui la resa visiva e il primo impatto con il target di riferimento determinato il successo o l’insuccesso del filmato: tutto si gioca nei primi 10 secondi di video.
Si consiglia di non sforare i 5 minuti, tempo ritenuto sufficiente dagli esperti per disporre della necessaria libertà di progettazione. Ogni singolo istante del filmato, però, va sfruttato al meglio per comunicare l’idea di business, in quanto prodotto, e i vantaggi che scaturirebbero dalla donazione di fondi.
Inserire grafici troppo tecnici non avrebbe senso, così come dilungarsi inutilmente. La value proposition indirizzata al mercato va comunicata subito. Poi verranno spiegate le modalità con cui si desidera fare profitti.
La Scelta dei Contenuti
Contenuti di qualità, comunicati in modo chiaro, incidono positivamente sul progetto di business e sul finanziamento dal basso. Far innamorare i potenziali investitori è possibile anche ricorrendo a tecniche di marketing emotivo, che oggi più che mai si rivelano foriere di risultati straordinari. Lo storytelling è una di queste.
Saper raccontare una storia di successo non è affatto semplice: per rendere il progetto quanto più avvincente possibile, un’azienda deve solamente trovare la chiave giusta. Un inizio ad alto impatto emotivo, uno sviluppo dove si spiegano gli obiettivi in maniera chiara e un finale con una precisa call-to-action rivolta ai potenziali investitori, rappresentano solo uno degli schemi maggiormente in voga nel campo del crowdfunding.
Una bella storia da raccontare deve mettere in evidenza come sarebbe il mercato o il settore di riferimento senza l’avvento di quello specifico prodotto o di quel determinato servizio che l’impresa intende mettere in commercio. Risolvere problemi in modo univoco è ciò che deve essere presente nella value proposition.
Bisogna saper fornire al target di riferimento le reali motivazioni per cui valga effettivamente la pena supportare il proprio progetto piuttosto che altri. Bisogna saper far sognare gli investitori: all’interno del video per promozionare la campagna di raccolta del denaro verrà mostrato loro come l’offerta commerciale dell’impresa modificherà il mercato.
Infine, nella call-to-action è bene sottolineare quanto sia importante investire: ogni finanziatore va fatto sentire importante, perché il suo aiuto può fare la differenza. L’URL di rimando alla piattaforma di crowdfunding deve essere messo ben in evidenza, affinché possano essere fatte le donazioni.
Il Tono di Voce
Formalità e informalità dipendono dal target di riferimento: la prima prevarrà se si mira a coinvolgere partner istituzionali, la seconda, invece, va per la maggiore nelle idee creative e nella realizzazione delle start-up. Chiarezza e semplicità sono, pertanto, essenziali per apparire maggiormente incisivi nel mondo del business.
Metterci la Faccia
Chi deve apparire nel filmato per promuovere la raccolta fondi? Per molti addetti ai lavori, è l’imprenditore che deve metterci la faccia, perché serve a instaurare un rapporto di fiducia con i potenziali investitori. L’imprenditore, mettendoci la faccia, diventa testimonial della sua start-up.
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